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Mostra Fotografica, Gioielli e Poesie

a Cura di e con Emanuela Corazziari, Riluce e Angela Angelastro

 

 

 

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Workshop di Fotografia con Giulio di Meo Nella Valle del Nar

Laboratorio di fotografia documentaria con Giulio Di Meo, Gabriele Cecconi e Nicola Sacco
20/23 agosto 2020 | Alta Valle del Nera (Umbria)

 

Difficile descrivere a parole questa esperienza. Si rimane subito a bocca aperta davanti alle bellezze della natura, unite a quelle della storia, e si rimane senza parole davanti ai segni più che mai presenti dell’ultimo terremoto avvenuto nel 2016, vere e proprie fratture sia architettoniche e soprattutto emotive. Meno difficile invece, cogliere con le immagini questi luoghi. Ed è quello che, grazie a tre professionisti appassionati, i fotografi Giulio Di Meo, Gabriele Cecconi e Nicola Sacco, abbiamo fatto lo scorso Agosto, in quattro giorni che ci sono sembrati molti di più, data la grande intensità di ciò che abbiamo vissuto....

Nella Valle del Nar - Articolo di Emanuela Corazziari

 

Valle Del Nar - Emanuela Corazziari personal Gallery

 

 

 

 

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Manifesto

(credits al proprietario della foto)

Prendo in prestito questa immagine oggi (grazie a chi l'ha scattata) per dichiarare il mio manifesto, facendo mie le parole e gli esempi di Gigi Proietti.

Quer periodo pe' noi fu irripetibile
Er teatro sembrava più fattibile
La Tenda somijava a un dirigibile
che annava in un futuro futuribile er presente nun era presentabile.
De noi l'ambiente disse: "nun è nobile"
Perchè ce rosicava, è comprensibile
Se sa che qui si sei più disponibile
E ciai 'n'iniziativa un pò apprezzabile
Bene che va, te dicheno "E' opinabile"
e s'inventano tutto l'inventabile
pe' fatte fà la figura dell'inabile.
Ma noi, co 'na pedana e un praticabile
Je dimostrammo che era più sensibile
Er progetto de 'na struttura mobile
Che un teatro che se chiamava stabile
Ma stava fermo e ancora resta immobile.

Gigi Proietti

#gigiproietti #manifesto #sogni #progetti #arte #amore #passione

Rome, Italy
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Jazz per le terre del Sisma edizione 2020

È andata. Anche quest'anno mi porto a casa tanta roba: note, sorrisi, fatica, mangiate, bevute, scatti, ma soprattutto tanti cuori appassionati. Questo è "il Jazz per le terre del.sisma".

 

 

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Morellino Classica, Fotoreportage al Castello della Marsiliana

Fotoreportage al Morellino Classica Festival al Castello della Marsiliana (GR)

 

 

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Il fenomeno Can Yaman

 

LE ALI DEL SOGNO - RECENSIONE

Il merito è di una grande produzione, studiata e pianificata, è il risultato di tanta esperienza, della giusta targetizzazione del pubblico. A questo si uniscono: una trama dal ritmo decisamente incalzante e perfettamente cadenzata, la bravura degli attori (si, sono tutti soprattutto bravi) e, non da ultimo, la bellezza. La storia affonda nelle emozioni che sembravano scomparse, con una bella dose di ironia che contribuisce al ritmo incalzante. Aggiungo inoltre un tocco tecnico:, la fotografia. La luce è sempre studiata meticolosamente, accompagnando e sottolineando ogni sfumatura della trama, così come la musica. Altra carta super vincente: le location. La percentuale di girati nei luoghi reali, prevalentemente di Istanbul è alta, permette a chi c'è stato (come la sottoscritta) di condire il piacere al ricordo e alla nostalgia della magnifica città. Il risultato è un prodotto decisamente gradevole, brioso, corale, leggero, originale (e ce ne vuole quando si parla di amore), accattivante, una macchina il cui motore funziona perfettamente e porta in giro i sogni, i sospiri e soprattutto i sorrisi di chi la guarda.
E se volete gustarla ancora di più (secondo me merita, fa capire ancora di più la bravura degli attori), guardatela in versione originale con i sottotitoli.

Evet! (Sì!)
Emanuela Corazziari
#CanYaman #erkencikus #italia #serietv #serieturca #daydreamerlealidelsogno #recensione